Love me do è un ciclo di lavori in cui indago, attraverso degli autoritratti, i molteplici e contraddittori aspetti dell’universo femminile. Prestandosi ad icona, la mia immagine incarna gli stereotipi, le malizie, le ingiustizie storiche, gli ammiccamenti, le passioni, che da sempre ruotano intorno alla figura della donna.
Attingendo dai vari campi dell’iconografia, da quella religiosa a quella fiabesca metto in scena dei teatrini in cui convivono l’aspetto realistico e quello fantastico, accomunati comunque, sotto un gusto acre e improbabile, da un’imperativa, a volte sardonica, richiesta d’amore: amami per questo, amami nonostante questo.
E’ presente nella mia ricerca uno scontro (o un incontro) tra artificiale e naturale, intimo e spudorato, ironico e romantico. Love me do, diventa così uno slogan agrodolce reso fuorviante dalla sovrapposizione delle immagini a solo contorno e accattivante dal colore fuxia e dagli inserimenti in glitter abitualmente accostati al kitsch e al glamour.